Vendita prodotti online dall'agriturismo: il 60% lo fa già (e tu?)
Il tuo ospite assaggia la tua marmellata a colazione. È buonissima. Vorrebbe comprarla. Tu gli dici “certo, ne ho qualche vasetto in cantina”. Lui ne compra due, torna a casa, finisce la marmellata e… non sa come riordinarla.
Occasione persa.
Ora immagina se quello stesso ospite, tornato a casa, potesse andare sul tuo sito, ordinare 6 vasetti di marmellata, 3 bottiglie di vino e un pezzo di formaggio. Li riceve in 48 ore. È felice. Ordina di nuovo a Natale per i regali. Poi invita amici che non sono mai stati nel tuo agriturismo, ma comprano comunque i tuoi prodotti.
Questo è il potere della vendita online.
E il 60% degli agriturismi lo sta già facendo. La domanda non è “se farlo”, ma “quando iniziare”.
Il problema: lasci soldi sul tavolo ogni giorno
Ogni ospite che soggiorna nel tuo agriturismo è un potenziale cliente a vita. Ma se non hai un canale per vendergli i tuoi prodotti dopo il soggiorno, quella relazione finisce il giorno del check-out.
Cosa stai perdendo:
- Revenue ricorrente: ospiti che tornerebbero a comprare olio, vino, salumi, ogni mese.
- Ampliamento del mercato: persone che non verranno mai nel tuo agriturismo, ma comprano i tuoi prodotti online.
- Fidelizzazione: chi compra i tuoi prodotti continua a pensare a te, e prima o poi torna a soggiornare.
- Vendita di prodotti stagionali: hai prodotto troppo? Vendi online invece di svendere localmente.
- Margini più alti: vendita diretta significa nessun intermediario, nessuna commissione.
Mentre tu lasci che gli ospiti se ne vadano con solo un ricordo, altri agriturismi stanno costruendo un business di e-commerce che fattura migliaia di euro al mese, tutto l’anno, anche quando le camere sono vuote.
Le conseguenze di non vendere online
Se il tuo agriturismo produce (o può produrre) e non vende online:
- Dipendi solo dall’ospitalità: se le prenotazioni calano, il fatturato crolla.
- Non monetizzi la brand awareness: le persone ti conoscono, ma non possono comprare da te.
- Perdi la concorrenza: altri agriturismi nella tua zona stanno già vendendo online e rubano quote di mercato.
- Non sfrutti il passaparola: un ospite felice potrebbe far conoscere i tuoi prodotti a 10 amici, ma se non c’è modo di comprarli, il passaparola è inutile.
In pratica, stai lasciando che il valore del tuo brand si disperda invece di trasformarlo in fatturato costante.
Cosa significa davvero vendere online per un agriturismo
Vendere prodotti agricoli online non significa solo “mettere un negozio sul sito”. Significa creare un canale di vendita strutturato, legale, efficiente.
Le tipologie di vendita online più comuni per agriturismi:
1. E-commerce proprietario
Il tuo sito ha una sezione shop dove i clienti possono acquistare direttamente. Hai il controllo totale: prezzi, packaging, comunicazione. È la soluzione più redditizia a lungo termine.
2. Marketplace di settore
Piattaforme come Agricook, Agriturismi.shop, o portali regionali che aggregano prodotti agricoli. Pro: visibilità immediata. Contro: commissioni e meno controllo sul brand.
3. Vendita su Amazon/eBay
Raggi un pubblico enorme, ma le commissioni sono alte (15-30%) e perdi il contatto diretto col cliente. Funziona per prodotti standardizzati (vino, olio in bottiglia).
4. Social commerce (Instagram Shopping, Facebook Shop)
Vendi direttamente dai social. Ottimo per prodotti visivi (marmellate, conserve, confezioni regalo). Facile da avviare, ma limitato nelle funzionalità.
La scelta migliore? Partire con un e-commerce proprietario semplice, integrato al tuo sito attuale. Poi, man mano che cresci, puoi aggiungere altri canali.
La normativa: cosa serve per vendere online (la parte noiosa ma essenziale)
Vendere prodotti agricoli online è perfettamente legale, ma ci sono regole precise da rispettare.
Requisiti base (fonte: D.lgs n. 228/2001):
- Essere imprenditori agricoli iscritti al Registro Imprese (Camera di Commercio)
- I prodotti venduti devono provenire in misura prevalente dalla tua azienda (minimo 51%)
- Puoi vendere anche prodotti di terzi, ma non oltre il 49% del totale
- Licenza di vendita: serve la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) da presentare al Comune
Adempimenti igienico-sanitari:
- Etichettatura conforme (ingredienti, allergeni, scadenza, lotto)
- Tracciabilità dei prodotti
- Rispetto delle norme HACCP se tratti alimenti
Gestione fiscale:
- Se il fatturato da vendita diretta è sotto i 7.000€ annui, puoi rientrare nel regime di esonero
- Sopra quella soglia, serve partita IVA e regime fiscale adeguato
Sembrano tanti adempimenti, ma sono gli stessi che dovresti avere anche per vendere in azienda. L’online è solo un canale aggiuntivo.
La soluzione: come avviare la vendita online (passo dopo passo)
Non serve rivoluzionare tutto. Puoi partire piccolo e crescere gradualmente.
Step 1: Seleziona i prodotti da vendere online
Non tutti i prodotti si prestano alla vendita online. Inizia con:
- Prodotti a lunga conservazione: vino, olio, miele, conserve, pasta secca
- Prodotti con packaging resistente: niente formaggi freschi o verdure delicate (almeno all’inizio)
- Prodotti con margine adeguato: considera spedizione e imballaggio nei costi
Esempio realistico: se produci 10 prodotti diversi, inizia a vendere online i 3-4 più richiesti e con miglior margine.
Step 2: Crea (o aggiorna) il tuo sito con una sezione shop
Se hai già un sito, puoi aggiungere un e-commerce con piattaforme come:
- WooCommerce (per WordPress): gratuito, personalizzabile, ideale per piccoli volumi
- Shopify: a pagamento (29€/mese), ma semplicissimo da usare
- PrestaShop: gratuito, più tecnico ma molto potente
Non serve un sito perfetto subito. Serve un sito funzionante dove si possa comprare facilmente.
Step 3: Gestisci logistica e spedizioni
Questa è la parte più critica. Devi decidere:
- Spedizioni nazionali o locali? Se sei alle prime armi, inizia con una zona limitata (regione o regioni limitrofe)
- Corriere o consegna diretta? Per volumi bassi, potresti consegnare tu in zona. Per volumi alti, affidati a corrieri (BRT, SDA, Poste)
- Costi di spedizione: puoi includerli nel prezzo o farli pagare a parte. Sii trasparente.
Imballaggio: investi in packaging curato. Un pacco che arriva ben confezionato, magari con un biglietto scritto a mano, crea un’esperienza memorabile.
Step 4: Promuovi lo shop agli ospiti attuali
I tuoi primi clienti online sono gli ospiti che hanno già soggiornato da te.
Come fare:
- QR code in camera: “Ti è piaciuto qualcosa? Ordinalo online!”
- Email post-soggiorno: “Grazie per essere stato nostro ospite. Rivivi l’esperienza ordinando i prodotti che hai assaggiato”
- Sconti per ospiti: “Per te che sei stato nostro ospite, 10% di sconto sul primo ordine”
- Cartolina con il pacco: quando spedisci, includi un biglietto che invita a tornare a soggiornare
In questo modo, trasformi ogni ospite in un cliente ricorrente.
Step 5: Usa i social per vendere (senza essere invadente)
I social non sono solo per mostrare camere e paesaggi. Sono perfetti per vendere prodotti.
Strategia social per e-commerce agricolo:
- Racconta il processo: mostra la vendemmia, la spremitura dell’olio, la preparazione delle conserve. Le persone comprano storie, non solo prodotti.
- Ricette e abbinamenti: “La nostra marmellata di fichi con formaggio pecorino”. Mostri il prodotto, insegni come usarlo.
- Testimonianze clienti: ripubblica foto di chi ha ricevuto i tuoi prodotti a casa e li ha apprezzati.
- Offerte flash: “Solo questo weekend: spedizione gratuita su ordini sopra i 50€”
Non bombardare di pubblicità. Racconta, coinvolgi, vendi naturalmente.
Step 6: Sfrutta il locale per vendere online
Il negozio online non deve sostituire la vendita in azienda, ma integrarla.
Sinergie fisico-digitale:
- Chi compra in azienda, invitalo a ordinare online la prossima volta
- Chi ordina online, invitalo a venire a visitare l’azienda
- Organizza eventi (degustazioni, open day) e promuovili online per far conoscere i prodotti
Il turista che ha comprato prodotti direttamente in azienda, potrà ordinarli anche online una volta tornato a casa. Questo crea un legame duraturo.
I vantaggi concreti di vendere online
Quando avvii un e-commerce agricolo ben fatto:
- Fatturato costante tutto l’anno: anche quando le camere sono vuote, i prodotti si vendono.
- Fidelizzazione ospiti: continuano a comprare anche dopo il soggiorno.
- Ampliamento mercato: raggiungi clienti che non verranno mai fisicamente nel tuo agriturismo.
- Margini più alti: vendita diretta senza intermediari = più guadagno.
- Valorizzazione del brand: diventi un marchio riconosciuto, non solo “un agriturismo”.
- Scorte gestite meglio: produci troppo olio quest’anno? Lo vendi online invece di svendere.
Un e-commerce di prodotti agricoli può diventare particolarmente redditizio perché il consumatore ha la certezza di acquistare prodotti di qualità più elevata e può risparmiare soldi e tempo ordinando online e facendosi consegnare tutto direttamente a casa propria.
Errori comuni da evitare
1. Partire troppo in grande
Non serve vendere 50 prodotti subito. Inizia con 5-6 prodotti top e cresci gradualmente.
2. Ignorare i costi di spedizione
Un prodotto che costa 5€ con 10€ di spedizione non lo compra nessuno. Calcola bene i costi e trova soluzioni (spedizione gratuita sopra una soglia, consegna locale).
3. Non curare il packaging
Un pacco malmesso rovina l’esperienza. Investi in imballaggi curati, anche se semplici.
4. Non comunicare lo shop
Se nessuno sa che vendi online, nessuno compra. Devi comunicarlo: sul sito, sui social, in struttura, nelle email.
5. Non rispondere velocemente
Se un cliente scrive per un ordine e tu rispondi dopo 3 giorni, ha già comprato altrove. Risposte rapide = conversioni più alte.
Da dove iniziare oggi
Non aspettare di avere tutto perfetto. Inizia piccolo:
- Scegli 3-5 prodotti che si prestano alla vendita online
- Aggiungi una sezione shop al tuo sito (anche semplice, basta che funzioni)
- Imposta spedizioni (anche solo nella tua regione all’inizio)
- Promuovi agli ospiti attuali con QR code e email post-soggiorno
- Raccogli i primi ordini e ottimizza man mano
Il 60% degli agriturismi ha già capito che vendere online non è un’opzione, è una necessità. Non aspettare che anche l’ultimo 40% si svegli. Inizia oggi.
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