La tua struttura è pronta per i viaggiatori solitari? Il boom del solo travel e cosa cercano

Sempre più persone viaggiano da sole. Non per necessità, ma per scelta. Nel 2025, il 62% dei viaggiatori solitari pianifica tra 2 e 5 viaggi all’anno, e questo numero continua a crescere.

Ma ecco il problema: la maggior parte delle strutture ricettive non è pensata per loro.

Camere doppie con supplemento singola, tavoli da due al ristorante, attività di gruppo che mettono a disagio chi è solo. Senza accorgertene, stai lasciando fuori un’intera categoria di clienti pronti a prenotare.

Il problema: strutture pensate solo per coppie e famiglie

Pensa a come presenti la tua struttura: le foto mostrano coppie che brindano, famiglie che ridono, gruppi di amici. Il tuo sito parla di “camera matrimoniale” e “ideale per coppie”. I pacchetti sono tutti per due persone.

E chi viaggia da solo dove si colloca?

Si sente fuori posto. Sente che la tua struttura non è per lui. E cerca altrove.

Il viaggiatore solitario non vuole sentirsi uno scarto, un “supplemento”, un ospite di serie B. Vuole sentirsi accolto, compreso, valorizzato. Vuole sapere che può vivere un’esperienza piena, anche da solo.

Le conseguenze di ignorare questo mercato

Se non ti adatti al solo travel:

  • Perdi un mercato enorme e in crescita: milioni di persone che viaggiano sole e spendono volentieri per esperienze autentiche.
  • Riempi meno camere fuori stagione: i viaggiatori solitari sono flessibili, spesso prenotano in periodi meno affollati.
  • Lasci soldi sul tavolo: chi viaggia solo cerca qualità, non risparmio. Vuole esperienze, non solo un letto.
  • Rischi recensioni negative: sentirsi isolato o a disagio nella tua struttura può generare feedback negativi.

Ignorare questo target significa perdere opportunità concrete di fatturato, soprattutto nei mesi di bassa stagione.

Cosa cercano davvero i viaggiatori solitari

Chi viaggia da solo non cerca la stessa cosa di una coppia o di una famiglia. Ha esigenze diverse, priorità diverse. Ecco cosa conta davvero:

1. Sicurezza e tranquillità

Il viaggiatore solitario vuole sentirsi al sicuro. Stanze con serrature robuste, zone comuni illuminate, personale presente e disponibile. Non serve molto, ma conta.

2. Opportunità di socializzare (quando lo desidera)

Contrariamente a quanto si pensa, chi viaggia solo non vuole sempre stare solo. Cerca momenti di condivisione autentici: una cena comune, un aperitivo in terrazza, un’escursione di gruppo. Ma senza forzature.

3. Flessibilità negli orari e nei servizi

Colazioni a orari diversi, cene informali, possibilità di mangiare da soli senza sentirsi osservati. La flessibilità è tutto.

4. Esperienze locali autentiche

Molti viaggiatori cercano destinazioni fuori dai circuiti tradizionali, luoghi autentici dove vivere il territorio. Agriturismi, borghi, esperienze enogastronomiche: tutto ciò che racconta una storia vera.

5. Nessun supplemento singola (o almeno ridotto)

Pagare quasi il doppio per una camera perché si è soli è frustrante. Se puoi, elimina o riduci il supplemento. Diventa un vantaggio competitivo immediato.

La soluzione: adattare la tua offerta ai viaggiatori solitari

Non servono stravolgimenti. Bastano piccoli accorgimenti per rendere la tua struttura accogliente anche per chi viaggia solo:

Comunicazione mirata

Nella descrizione della tua struttura, sul sito e sui social, parla anche ai viaggiatori solitari. Usa frasi come:

  • “Perfetto anche per chi viaggia da solo”
  • “Spazi comuni dove fare nuove conoscenze”
  • “Esperienze pensate per tutti, anche per chi è solo”

Camere singole o tariffe eque

Se possibile, offri camere singole o riduci drasticamente il supplemento. Comunica chiaramente che i viaggiatori solitari sono i benvenuti.

Crea momenti di condivisione opzionali

Aperitivi serali, degustazioni, cene comuni su prenotazione. Momenti dove chi vuole socializzare può farlo, senza obblighi.

Offri esperienze locali

Collabora con guide locali, produttori, artigiani. Proponi tour enogastronomici, passeggiate nei borghi, visite in cantina. Il trend del solo travel è strettamente legato alla crescita dei nomadi digitali, persone che cercano esperienze autentiche e lavorano da remoto.

Tavoli singoli al ristorante

Sembra banale, ma avere tavoli per una persona (non ridicoli tavolini d’angolo) fa la differenza. Chi viaggia solo vuole mangiare bene, con dignità.

I vantaggi concreti di accogliere viaggiatori solitari

Aprire la tua struttura ai viaggiatori solitari significa:

  • Riempire camere in bassa stagione: sono flessibili e viaggiano tutto l’anno.
  • Attrarre clienti di qualità: cercano esperienze, non sconti. Spendono per vivere bene.
  • Differenziarti dalla concorrenza: poche strutture si rivolgono consapevolmente a questo target.
  • Generare passaparola positivo: i viaggiatori solitari sono spesso influencer informali, condividono esperienze autentiche sui social.
  • Costruire una community: chi si trova bene torna, e porta amici la volta successiva.

Il mercato del solo travel non è una moda passeggera. È una trasformazione profonda nel modo di viaggiare. E chi si adatta per primo, vince.

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