Le 10 parole che uccidono le prenotazioni (e cosa usare invece)
Hai mai passato ore a scrivere la descrizione perfetta della tua struttura, pubblicato con orgoglio, e poi… niente? Poche visualizzazioni, ancora meno prenotazioni?
Il problema potrebbe non essere cosa dici, ma come lo dici. Alcune parole ed espressioni, pur sembrando innocue o addirittura positive, hanno un effetto devastante sulle conversioni.
Sono parole che fanno scappare i potenziali clienti senza che tu te ne accorga. Parole che distruggono fiducia, credibilità, desiderio.
Vediamole una per una, e soprattutto vediamo cosa usare al loro posto.
Il problema: parole che sembrano professionali ma sono tossiche
La maggior parte dei proprietari copia inconsciamente il linguaggio che vede su altri siti. Frasi fatte, aggettivi inflazionati, espressioni generiche che sembrano “il modo giusto di scrivere per un hotel”.
Ma ecco la verità brutale: quel linguaggio non vende. Annoia, confonde, o peggio ancora, fa suonare campanelli d’allarme nel cervello del lettore.
E quando il cervello dice “qualcosa non torna”, il cliente chiude la pagina e va dal competitor.
Cosa succede quando usi le parole sbagliate
Le conseguenze sono concrete:
Perdita immediata di interesse. Il visitatore smette di leggere dopo le prime righe.
Zero differenziazione. Se usi le stesse parole di tutti, sembri uguale a tutti. Nessun motivo per scegliere te.
Credibilità danneggiata. Alcune parole fanno suonare allarmi “fuffa” o “truffa” nel cervello del lettore.
Emozioni sbagliate. Le parole evocano sensazioni. Quelle sbagliate evocano diffidenza, noia, scetticismo.
Conversioni azzerate. Il visitatore trova interessante quello che offri, ma come lo descrivi lo fa scappare.
PAROLA TOSSICA #1: “Accogliente”
Perché è tossica: È la parola più abusata nel settore hospitality. Ogni singolo hotel, B&B, agriturismo si definisce “accogliente”. È diventata completamente priva di significato.
Cosa comunica realmente: “Non sappiamo cosa altro dire.” “Siamo uguali a tutti gli altri.” “Non abbiamo caratteristiche distintive.”
Cosa usare invece:
❌ “Le nostre camere accoglienti vi faranno sentire a casa” ✅ “Camere con travi a vista e camino in pietra dove ti viene voglia di leggere avvolto in un plaid”
Vedi la differenza? Il secondo MOSTRA l’accoglienza invece di dichiararla. Crea un’immagine mentale.
Regola generale: Invece di dire aggettivi generici, DESCRIVI la sensazione con dettagli concreti.
PAROLA TOSSICA #2: “Qualità”
Perché è tossica: “Prodotti di qualità”, “servizio di qualità”, “struttura di qualità”. È un’auto-celebrazione vuota. TUTTI dicono di offrire qualità. Nessuno dice “I nostri prodotti fanno schifo”.
Cosa comunica realmente: “Non abbiamo prove concrete quindi usiamo aggettivi vaghi.” “Fidatevi sulla parola.”
Cosa usare invece:
❌ “Colazione con prodotti di qualità” ✅ “Colazione con marmellate della Fattoria Rossi (3km da noi), pane del forno di paese cotto ogni mattina alle 6, uova delle nostre galline”
Specificità batte genericità. Sempre.
Regola generale: Sostituisci “qualità” con PROVE concrete: provenienza, certificazioni, nomi, processi.
PAROLA TOSSICA #3: “Lusso” (quando non lo sei)
Perché è tossica: Se sei davvero un hotel 5 stelle luxury, ok. Ma se sei un agriturismo carino in campagna e ti definisci “lussuoso”, crei aspettative sbagliate.
Cosa comunica realmente: “Sto gonfiando la realtà.” “Mi vergogno di ciò che sono.” “Le foto probabilmente sono ingannevoli.”
Cosa usare invece:
❌ “Il nostro agriturismo di lusso offre…” ✅ “Comfort genuino e cura dei dettagli in una casa di campagna autentica”
Sii orgoglioso di ciò che sei veramente. Il cliente giusto lo apprezzerà.
Regola generale: Non cercare di essere ciò che non sei. L’autenticità vende più del lusso fasullo.
PAROLA TOSSICA #4: “Unico” / “Esclusivo”
Perché è tossica: Migliaia di strutture si definiscono “uniche”. Se tutti sono unici, nessuno lo è.
Cosa comunica realmente: “Sto esagerando.” “In realtà sono abbastanza standard.”
Cosa usare invece:
❌ “Un’esperienza unica nel suo genere” ✅ “L’unico agriturismo in Toscana dove puoi partecipare alla vendemmia e vedere il tuo vino nascere” (se è vero)
Se sei davvero unico, DIMOSTRA perché. Se non lo sei, trova il tuo angolo distintivo specifico.
Regola generale: Sostituisci “unico” con la caratteristica specifica che ti distingue.
PAROLA TOSSICA #5: “Professionale” / “Professionali”
Perché è tossica: “Staff professionale”, “servizio professionale”. Dovrebbe essere il minimo sindacale, non un vanto.
Cosa comunica realmente: “Non abbiamo niente di speciale da dire.” “Facciamo il lavoro base.”
Cosa usare invece:
❌ “Il nostro staff professionale sarà a vostra disposizione” ✅ “Marco, che gestisce la reception, conosce ogni sentiero e ristorante della zona e ama condividere i suoi posti segreti”
Personalizza. Dai nomi. Racconta CHI sono le persone, non che sono “professionali”.
Regola generale: Sostituisci “professionale” con caratteristiche umane concrete del tuo team.
PAROLA TOSSICA #6: “Economico” / “Conveniente”
Perché è tossica: Attira solo clienti sensibili al prezzo. E comunica implicitamente “bassa qualità” o “servizio scarno”.
Cosa comunica realmente: “Non abbiamo molto da offrire oltre al prezzo basso.” “Aspettatevi compromessi.”
Cosa usare invece:
❌ “Camere economiche nel centro di Firenze” ✅ “Camere essenziali ma curate, perfette per chi vuole spendere le giornate a esplorare la città”
Se i tuoi prezzi sono competitivi, non serve dirlo. Usa piuttosto “accessibile” o “ottimo rapporto qualità-prezzo” SE NECESSARIO. Ma meglio ancora: enfatizza il VALORE.
Regola generale: Non competere sul prezzo nel copy. Competi sul valore offerto.
PAROLA TOSSICA #7: “Rilassante”
Perché è tossica: Come “accogliente”, è abusatissima. Ogni spa, agriturismo, B&B è “rilassante”. Ha perso ogni impatto.
Cosa comunica realmente: “Non abbiamo fantasia.” “Siamo nel settore turismo quindi diciamo rilassante.”
Cosa usare invece:
❌ “Un ambiente rilassante immerso nella natura” ✅ “L’unico suono che sentirai è il fruscio degli ulivi e il canto degli uccelli. Zero traffico, zero rumori urbani”
Ancora una volta: MOSTRA invece di dire. Crea l’immagine mentale della rilassatezza.
Regola generale: Invece di “rilassante”, descrivi cosa genera rilassamento (silenzio, natura, lentezza).
PAROLA TOSSICA #8: “Ideale per…”
Perché è tossica: “Ideale per coppie, famiglie, gruppi, viaggiatori solitari, business…” Quando sei ideale per tutti, non sei ideale per nessuno.
Cosa comunica realmente: “Non ho un target preciso.” “Cerco di piacere a tutti.” “Marketing generico.”
Cosa usare invece:
❌ “La nostra struttura è ideale per famiglie, coppie e gruppi” ✅ “Pensato per coppie che cercano un weekend di quiete lontano dalla routine”
Scegli UN target principale e parlagli direttamente. Perderai qualcuno ma convertirai molto meglio.
Seth Godin in “La mucca viola” è chiarissimo: cercare di piacere a tutti è la via più sicura per essere ignorati.
Regola generale: Elimina “ideale per tutti”. Scegli UN cliente ideale e parla solo a lui.
PAROLA TOSSICA #9: “Dotato di…” / “Dispone di…”
Perché è tossica: Linguaggio burocratico, freddo, da brochure anni ‘90. “La camera dispone di aria condizionata e TV satellitare.”
Cosa comunica realmente: “Sto compilando una lista tecnica.” “Non mi interessa coinvolgerti emotivamente.”
Cosa usare invece:
❌ “Le camere sono dotate di aria condizionata, WiFi e TV” ✅ “Aria condizionata per le notti d’estate, WiFi veloce se devi lavorare, ma speriamo tu stacchi davvero”
Rendi umano. Aggiungi personalità. Parla come parleresti a un amico.
Regola generale: Sostituisci elenchi tecnici con benefici espressi in linguaggio umano.
PAROLA TOSSICA #10: “Garantiamo” / “Assicuriamo”
Perché è tossica: Suona difensivo. Come se stessi cercando di convincere uno scettico. Solleva dubbi invece di eliminarli.
Cosa comunica realmente: “Forse ci sono stati problemi in passato.” “Devo rassicurarti perché normalmente c’è da dubitare.”
Cosa usare invece:
❌ “Garantiamo la massima pulizia e igiene” ✅ “Ogni camera viene sanificata con [processo specifico]. Troverai lenzuola fresche profumate di lavanda”
Invece di “garantire”, MOSTRA come lo fai. I fatti convincono più delle promesse.
Regola generale: Elimina promesse vaghe, sostituisci con processi e dettagli concreti.
BONUS: Frasi intere da evitare
Oltre alle singole parole, ci sono intere espressioni killer:
❌ “Non esitate a contattarci” Perché evitare: Solleva l’idea che ci sia motivo di esitare. ✅ Alternativa: “Scrivici per qualsiasi domanda” o semplicemente dai i contatti.
❌ “Siamo a vostra completa disposizione” Perché evitare: Suona servile e antiquato. ✅ Alternativa: “Chiedi a Sara qualsiasi consiglio su ristoranti e luoghi nascosti”
❌ “Nella splendida cornice di…” Perché evitare: Cliché turistico abusato. ✅ Alternativa: “Tra le colline del Chianti, a 20 minuti da Siena”
❌ “Attende solo di essere scoperta” Perché evitare: Linguaggio da brochure turistica vecchia. ✅ Alternativa: Sii diretto e concreto.
Il principio fondamentale del copy efficace
Se devi ricordare solo un concetto:
MOSTRA, non dire. SPECIFICO batte generico. AUTENTICO batte perfetto.
Invece di: “Atmosfera accogliente e rilassante” Scrivi: “Camino acceso, poltrone di velluto, biblioteca con 200 libri, silenzio interrotto solo dal crepitio della legna”
Vedi come il secondo crea un’immagine mentale precisa? È cinematografico. Puoi VEDERLO.
Marc Silber in “Advancing Your Photography” spiega che le immagini potenti evocano emozioni e sensazioni precise. Lo stesso vale per le parole: devono creare immagini mentali vivide.
Come riscrivere la tua comunicazione
STEP 1: Audit del linguaggio attuale
Apri il tuo sito. Leggi la homepage e le descrizioni principali. Ogni volta che trovi una delle 10 parole tossiche, sottolineala.
Se ne trovi più di 5 in una singola pagina, hai un problema serio.
STEP 2: Elimina prima, sostituisci dopo
Non cercare immediatamente l’alternativa. Prima ELIMINA la parola tossica. Spesso la frase funziona meglio senza.
“La nostra struttura di qualità” → “La nostra struttura” “Ambiente accogliente” → “Camino in pietra e travi antiche”
STEP 3: Aggiungi dettagli concreti
Per ogni caratteristica che vuoi comunicare, chiediti: “Come posso MOSTRARLO invece di dirlo?”
Vuoi comunicare cura? Descrivi COSA curi: “Cambiamo i fiori freschi in camera ogni due giorni” Vuoi comunicare autenticità? MOSTRA come: “Il miele viene dalle nostre arnie, puoi vederle dal sentiero dietro casa”
STEP 4: Testa con persone reali
Leggi le nuove descrizioni a qualcuno che non conosce la struttura. Riesce a visualizzarla? Gli viene voglia di andarci? O suona ancora generico?
L’equilibrio tra personalità e professionalità
Qualcuno potrebbe obiettare: “Ma se scrivo in modo troppo informale, sembro poco professionale?”
No. Sembra UMANO. E nel 2025, l’umano vende più del formale.
Ovviamente c’è un equilibrio. Non devi scrivere in slang o essere eccessivo. Ma puoi (anzi, DEVI) avere personalità, calore, autenticità.
Confronta:
Freddo/formale: “La nostra struttura dispone di camere elegantemente arredate dotate di ogni comfort.”
Caldo/umano: “Le camere hanno quel mix perfetto di antico e moderno: travi originali del 1700, letto comodo dove dormi davvero, doccia potente che ti sveglia al mattino.”
Il secondo ha personalità. Ti fa vedere la camera, ti fa SENTIRE com’è starci.
Gli errori che vedo più spesso
Dopo anni di analisi di siti di strutture ricettive, questi sono gli errori più comuni:
ERRORE #1: Copiare il linguaggio delle OTA
Booking, Airbnb e altri hanno uno stile standardizzato. Molti proprietari lo copiano pensando sia “il modo giusto”. Ma quel linguaggio è progettato per comparabilità, non per desiderabilità.
Sul TUO sito, devi emozionare, non elencare caratteristiche.
ERRORE #2: Usare tutto il gergo del settore
“Check-in dalle 15:00”, “supplemento per late checkout”, “colazione a buffet”. È linguaggio tecnico che crea distanza.
Puoi dire la stessa cosa in modo più umano: “Arrivi quando vuoi nel pomeriggio, ti aspettiamo con un caffè” suona meglio di “Check-in 15:00-19:00”.
ERRORE #3: Liste infinite di servizi
“WiFi, aria condizionata, TV satellitare, cassaforte, minibar, asciugacapelli, set cortesia…”
Liste così sono utili, ma non vendono. Mettile in una sezione tecnica separata, non nella descrizione principale emozionale.
ERRORE #4: Nessuna voce personale
La descrizione sembra scritta da un’azienda anonima, non da una persona con una storia e una passione.
Chi gestisce la struttura? Qual è la storia? Perché fai questo lavoro? Queste cose umanizzano e creano connessione.
Il potere della voce personale
Ecco una tecnica potente: scrivi in prima persona quando appropriato.
Invece di: “L’agriturismo offre esperienze autentiche di vita rurale”
Prova: “Ho trasformato la casa di mio nonno in questo agriturismo perché volevo condividere la bellezza della vita di campagna che ho vissuto da bambino”
La seconda crea connessione emotiva immediata. È una STORIA, non un claim marketing.
Sabri Suby in “Sell Like Crazy” enfatizza che le storie vendono più dei fatti. Le persone si connettono con persone, non con “strutture”.
Copy diversi per canali diversi
Attenzione: non puoi usare lo stesso identico testo ovunque.
Sul sito: Puoi essere più dettagliato, raccontare storie, avere personalità forte.
Su Google Business Profile: Devi essere più conciso e includere keyword per SEO locale.
Su Instagram: Linguaggio ancora più diretto, emozionale, visual-first.
Su Booking/Airbnb: Equilibrio tra personalità e informazioni pratiche (le OTA lo richiedono).
Ma il principio resta: evita le 10 parole tossiche su TUTTI i canali.
Il copywriting è investimento, non costo
Molti proprietari dedicano ore alla scelta delle piastrelle del bagno, ma 10 minuti alla scrittura della homepage.
Eppure le parole sono ciò che il 90% dei potenziali clienti legge PRIMA di decidere se prenotare.
Un copy efficace può aumentare le conversioni del 30-50%. Significa che con lo stesso traffico, ottieni molte più prenotazioni.
Vale la pena investire tempo (o denaro per un professionista) per farlo bene.
Esempi di riscrittura completa
Vediamo trasformazioni complete:
ESEMPIO 1: B&B in città storica
❌ PRIMA: “Il nostro accogliente B&B offre camere di qualità nel cuore del centro storico. Atmosfera rilassante e staff professionale garantiscono un soggiorno unico. Ideale per coppie e famiglie.”
✅ DOPO: “Tre camere in un palazzo del ‘600, a 5 minuti a piedi dal Duomo. Soffitti a volta, finestre che danno sul vicolo acciottolato, colazione con focaccia calda del forno sotto casa. Matteo (sono io) vi darà la mappa dei posti che i turisti non conoscono.”
ESEMPIO 2: Agriturismo in campagna
❌ PRIMA: “Il nostro esclusivo agriturismo di lusso immerso nella natura offre un’esperienza rilassante e accogliente. Produciamo prodotti biologici di qualità. Servizio professionale garantito.”
✅ DOPO: “Casa colonica del 1800 tra ulivi centenari. Produciamo olio, vino e miele: li vedete nascere se volete. Otto camere con vista sulle colline, piscina dove l’unico suono è il vento. Ceniamo tutti insieme il venerdì sera con quello che raccogliamo nell’orto.”
ESEMPIO 3: Hotel business
❌ PRIMA: “Hotel dotato di tutti i comfort per il business traveler. Camere eleganti, WiFi veloce, colazione inclusa. Posizione strategica, servizio efficiente garantito.”
✅ DOPO: “Per chi viaggia per lavoro e vuole una camera dove funziona tutto. WiFi da 100Mbps, scrivania grande, letto che ti fa dormire davvero. Colazione dalle 6 per chi parte presto, caffè decente a ogni ora. 15 minuti dall’autostrada, 10 dalla zona industriale.”
Vedi come gli DOPO sono tutti più specifici, visualizzabili, umani? E non contengono nessuna delle 10 parole tossiche?
L’importanza dei dettagli sensoriali
Ecco un trucco professionale: aggiungi dettagli sensoriali nella descrizione.
Non solo cosa si VEDE, ma cosa si SENTE, ODORA, ASSAGGIA, TOCCA.
Solo vista (piatto): “Camera con vista sulle colline”
Multi-sensoriale (coinvolgente): “Ti svegli con la luce che filtra tra le tende, l’aria fresca che profuma di rosmarino, il suono lontano delle campane del paese. La vista? Colline a perdita d’occhio.”
Il secondo ti TRASPORTA mentalmente lì. È cinematografico.
Test finale: il “Grandmother Test”
Ecco un test che uso sempre: se tua nonna leggesse la tua descrizione, capirebbe esattamente com’è il posto? Verrebbe voglia di andarci?
O suonerebbe come tutte quelle “cose di internet che non si capiscono”?
Il linguaggio deve essere chiaro, diretto, evocativo. Non importa se il lettore ha 25 o 75 anni, deve CAPIRE e VISUALIZZARE.
Azione immediata: i 15 minuti che possono cambiarti le prenotazioni
Ecco cosa fare ORA:
- Apri la homepage del tuo sito (3 minuti)
- Trova le 10 parole tossiche e sottolineale (5 minuti)
- Riscrivi il paragrafo principale eliminandole (7 minuti)
- Aggiungi UN dettaglio sensoriale specifico (2 minuti)
Fatto. Pubblica.
Nei prossimi giorni monitora se cambia qualcosa nelle richieste o prenotazioni. Spesso anche piccole modifiche hanno impatto misurabile.
Ma per una riscrittura completa strategica di tutto il sito e materiali, serve un approccio più strutturato che integri copy, fotografia e strategia digitale complessiva.
Vuoi una riscrittura completa della tua comunicazione che aumenti conversioni e prenotazioni?
La consulenza iniziale è gratuita: analizzeremo insieme tutti i tuoi testi attuali (sito, social, materiali), identificheremo le parole e frasi che stanno sabotando le conversioni, e riscriveremo tutto con un linguaggio che racconta davvero la tua unicità e fa venire voglia di prenotare immediatamente.