Come capire chi è davvero il tuo cliente ideale (e smettere di attrarre quello sbagliato)
Ti è mai capitato di avere la struttura piena ma sentirti comunque insoddisfatto? Clienti che chiedono continuamente sconti, si lamentano per ogni dettaglio, lasciano recensioni mediocri e non tornano mai?
O magari hai notato che alcuni ospiti sono perfetti: prenotano senza negoziare, apprezzano ogni aspetto, lasciano recensioni entusiaste, tornano l’anno dopo e ti consigliano agli amici. Ma sembrano essere la minoranza.
Il problema non è che sei sfortunato. È che stai probabilmente attraendo il cliente sbagliato.
Il problema: marketing generico che attrae tutti (e nessuno)
La maggior parte delle strutture ricettive commette lo stesso errore: cerca di piacere a tutti. Descrivono la loro struttura come “perfetta per famiglie, coppie, gruppi di amici, viaggiatori solitari, business travelers…”.
Il risultato? Un messaggio diluito che non parla davvero a nessuno. E quando provi a parlare a tutti, attrai un mix casuale di clienti, molti dei quali non sono allineati con quello che offri davvero.
Seth Godin in “La mucca viola” lo dice chiaramente: cercare di piacere a tutti è la via più sicura per essere mediocri e dimenticabili. I brand forti scelgono un target preciso e lo servono in modo eccellente.
Cosa succede quando attrai il cliente sbagliato
Le conseguenze vanno ben oltre la semplice “insoddisfazione”:
Margini erosi. I clienti sbagliati sono quasi sempre quelli più sensibili al prezzo. Prenotano solo con sconti, chiedono continuamente riduzioni, confrontano ogni centesimo.
Recensioni mediocri. Un cliente che cerca qualcosa di diverso da ciò che offri sarà inevitabilmente deluso. Le sue aspettative non corrispondono alla tua realtà.
Tempo ed energia sprecati. Gestire clienti problematici richiede il triplo del tempo rispetto a quelli allineati. Richieste continue, lamentele, problemi inventati.
Reputazione danneggiata. Recensioni tiepide o negative di clienti sbagliati spaventano anche quelli giusti. Il tuo rating generale scende.
Zero fidelizzazione. I clienti sbagliati non tornano e non ti consigliano. Ogni stagione devi ripartire da zero nell’acquisizione.
Burnout del proprietario. Quando passi le giornate a gestire clienti che non apprezzano quello che fai, l’entusiasmo muore rapidamente.
Chi è davvero il tuo cliente ideale?
Prima di tutto, chiariamo: il cliente ideale NON è “chiunque abbia soldi da spendere”. È una persona specifica, con caratteristiche precise, valori allineati ai tuoi, e aspettative che la tua struttura può soddisfare brillantemente.
Caratteristiche del cliente ideale:
Demografiche (ma non solo): Età, provenienza, occupazione, reddito. Ma attenzione: due persone con la stessa demografia possono essere clienti completamente diversi.
Psicografiche (più importanti): Valori, stile di vita, cosa cercano in una vacanza, cosa li motiva, cosa temono, come prendono decisioni.
Comportamentali: Come cercano informazioni, quanto in anticipo prenotano, quanto spendono mediamente, se tornano, se consigliano.
Attitudinali: Come si comportano con lo staff, se apprezzano i dettagli, se rispettano la struttura, se creano problemi.
Il framework per identificare il tuo cliente ideale
Ecco il processo che uso con i miei clienti:
STEP 1: Analizza i tuoi migliori ospiti attuali
Pensa agli ultimi 10-20 ospiti che ti hanno lasciato un ricordo positivo. Quelli che vorresti clonare.
Domande da farti:
- Cosa avevano in comune?
- Perché hanno scelto te invece di un competitor?
- Cosa hanno apprezzato di più?
- Quanto hanno speso?
- Come si sono comportati?
- Ti hanno lasciato recensione positiva?
- Sono tornati o ti hanno consigliato?
Cerca pattern. Se 8 su 10 sono coppie 35-50 anni appassionate di vino, è un segnale forte.
STEP 2: Analizza i tuoi peggiori ospiti
Ora fai l’opposto. Gli ospiti problematici, quelli che ti hanno fatto pentire di lavorare in questo settore.
Domande da farti:
- Cosa avevano in comune?
- Cosa cercavano che tu non offri?
- Perché hanno scelto te (probabilmente solo per prezzo)?
- Cosa si aspettavano di diverso?
- Quali lamentele hanno avuto?
Identifica i red flags. Se continui ad attrarre famiglie con bambini piccoli ma la tua struttura è pensata per il relax, c’è un disallineamento nel messaggio.
STEP 3: Definisci cosa offri DAVVERO (non cosa vorresti offrire)
Sii brutalmente onesto:
- La tua struttura è luxury, mid-range o budget?
- È pensata per relax, avventura, cultura, enogastronomia?
- È adatta a famiglie, coppie, gruppi, solitari?
- Quali servizi offri effettivamente?
- Qual è la tua vera unicità?
L’errore più comune: descrivere la struttura ideale che vorresti avere, non quella che hai davvero.
STEP 4: Crea il profilo dettagliato
Ora componi il puzzle. Il tuo cliente ideale è:
Esempio concreto per un agriturismo in Toscana:
Nome: Laura (cliente tipo, non reale) Età: 38-55 anni Situazione: Coppia o piccolo gruppo di amici senza figli piccoli Professione: Libero professionista o manager Reddito: 50k+ annui Valori: Autenticità, sostenibilità, qualità su quantità Motivazioni viaggio: Staccare dalla routine, riscoprire ritmi lenti, esperienze genuine Comportamento prenotazione: Pianifica con 2-3 mesi anticipo, legge recensioni attentamente, disposta a pagare di più per qualità Cosa cerca: Pace, contatto con natura, cucina locale autentica, vino di qualità, ospitalità calda ma non invadente Cosa evita: Turismo di massa, resort all-inclusive, attrazioni turistiche affollate Come decide: Instagram per ispirazione, Google per ricerca, recensioni per validazione Budget medio: 150-250€/notte Durata soggiorno: 3-5 notti minimo
Questo è un cliente ideale SPECIFICO. Non “tutti i turisti”.
I segnali che stai attraendo il cliente sbagliato
Riconosci qualcuno di questi pattern?
Segnale #1: La prima domanda è sempre “Qual è il prezzo più basso?” Cosa significa: Stai attraendo persone che cercano economicità, non valore.
Segnale #2: Ricevi molte richieste per servizi che non offri Cosa significa: Il tuo messaggio è confuso o troppo generico.
Segnale #3: Gli ospiti sembrano sorpresi (negativamente) quando arrivano Cosa significa: Le aspettative create online non corrispondono alla realtà.
Segnale #4: Recensioni tipo “Va bene per il prezzo” o “Niente di speciale” Cosa significa: Hai attratto persone che non apprezzano quello che rende unica la tua struttura.
Segnale #5: Zero clienti ripetuti o referral Cosa significa: Nessuno si è sentito abbastanza connesso per tornare o consigliarti.
Come smettere di attrarre il cliente sbagliato
Una volta identificato il cliente ideale, devi RIPULIRE la tua comunicazione:
AZIONE #1: Riscrivi la descrizione della struttura
Prima (generico): “Il nostro hotel è perfetto per tutti i tipi di viaggiatori. Offriamo camere confortevoli, ottima posizione e prezzi competitivi.”
Dopo (specifico): “Un rifugio per chi cerca il vero volto della Toscana, lontano dalle folle. Ideale per coppie e piccoli gruppi che apprezzano l’autenticità, la cucina km0 e vogliono riconnettersi con ritmi più lenti.”
Vedi la differenza? Il secondo allontana attivamente chi cerca resort all-inclusive e attrae esattamente chi vuoi.
AZIONE #2: Usa le foto strategicamente
Non mostrare “tutto per tutti”. Mostra esperienze specifiche che il tuo cliente ideale desidera.
Se il tuo cliente ideale è la coppia in cerca di romanticismo:
- Foto: cena a lume di candela, tramonto dalla terrazza, vasca con vista
- NON foto: area giochi bambini, animazione, gruppo numeroso a tavola
Le foto devono dire: “Questo posto è per te” al cliente giusto, e “Questo non fa per me” a quello sbagliato.
Marc Silber in “Advancing Your Photography” spiega che le fotografie migliori raccontano una storia specifica, non generica. La tua galleria deve raccontare la storia del tuo ospite ideale.
AZIONE #3: Scrivi per respingere, non solo per attrarre
Sembra contro-intuitivo, ma funziona. Nella tua comunicazione, sii chiaro su cosa NON sei:
“Non siamo un resort con animazione e intrattenimento. Non abbiamo piscina riscaldata o spa. Siamo un agriturismo autentico per chi cerca pace e semplicità.”
Chi cerca animazione andrà altrove (bene!). Chi cerca pace penserà “Finalmente!”.
AZIONE #4: Pricing strategico
Se i tuoi prezzi sono troppo bassi, attrai inevitabilmente clienti budget-oriented. Alzare i prezzi (con giustificazione di valore) è uno dei modi più efficaci per filtrare.
Non devi essere il più costoso. Ma devi essere coerente con il valore percepito dal tuo cliente ideale.
AZIONE #5: Rimuovi trigger che attraggono il cliente sbagliato
Guarda le tue recensioni negative. Cosa lamentano? Se dicono “Non c’è ascensore” e tu hai una struttura storica su più piani, aggiungi chiaramente: “La nostra struttura storica si sviluppa su 3 piani senza ascensore”.
Meglio perdere una prenotazione prima che avere una recensione negativa dopo.
Il valore di dire “No”
Ecco un concetto potente: non devi accettare tutte le prenotazioni.
Se qualcuno chiama e dalle domande capisci che cerca qualcosa che non offri, è meglio indirizzarlo altrove. Sì, perdi quella prenotazione. Ma eviti:
- Una recensione negativa
- Tempo ed energia sprecati
- Danno al tuo positioning
Sabri Suby in “Sell Like Crazy” spiega che i business di successo sanno dire no ai clienti sbagliati. Liberano risorse per servire meglio quelli giusti e costruiscono reputazione più forte.
I benefici concreti di avere il cliente giusto
Quando finalmente attrai prevalentemente il cliente ideale:
Prezzi più alti accettati. Il cliente giusto non negozia, perché percepisce il valore.
Recensioni migliori. Le aspettative sono allineate, l’esperienza soddisfa o supera.
Fidelizzazione naturale. Tornano, consigliano, diventano ambasciatori.
Meno stress operativo. Clienti allineati creano meno problemi, rispettano la struttura, apprezzano i dettagli.
Marketing più efficace. Messaggi specifici convertono meglio di quelli generici.
Sostenibilità del business. Margini migliori, clienti ripetuti, meno dipendenza da OTA e sconti.
Non è elitismo, è strategia di business
Qualcuno potrebbe pensare: “Ma così escludi persone!”.
Sì. Ed è esattamente il punto.
Non puoi essere la scelta perfetta per tutti. Cercando di esserlo, diventi una scelta mediocre per tutti.
Scegliendo un cliente ideale preciso, diventi la scelta PERFETTA per quel tipo di persona. E quelle persone pagano di più, tornano più spesso, ti promuovono spontaneamente.
È la differenza tra avere “clienti” e avere “fan”.
Il primo passo: l’audit del cliente attuale
Azione pratica per oggi:
Prendi le ultime 20 prenotazioni. Per ognuna annota:
- Da dove ha prenotato (diretto, Booking, altro)
- Quanto ha speso
- Quanto è rimasto
- Recensione lasciata (se presente)
- Il tuo livello di soddisfazione (1-10)
Ora guarda i pattern. Chi sono gli ospiti che hanno voto 8-10? Cosa hanno in comune?
Quello è il tuo cliente ideale. Tutto il resto del marketing deve essere costruito per attrarre più persone come loro.
Vuoi identificare con precisione il tuo cliente ideale e costruire una strategia che attrae solo quello giusto?
La consulenza iniziale è gratuita: analizzeremo insieme i tuoi ospiti attuali, identificheremo pattern e opportunità, e costruiremo una strategia di comunicazione visiva e marketing che respinge attivamente i clienti sbagliati e magnetizza quelli perfetti per la tua struttura.